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CSI: Anche i campioni cadono

Avremmo voluto fare un altro articolo. Avremmo voluto celebrare il ritorno ai playoff della Bitways. Un ritorno che premia questo gruppo nel suo primo anno di rinnovamento, in cui ai vecchi si è unito un manipolo di ragazzini usciti dalle giovanili con l’obiettivo di dare continuità agli amatori negli anni a venire. Una stagione di alti e bassi culminata con la bella vittoria contro il Mystere e il premio della post-season.

Avremmo voluto celebrare la forza dell’AICS, una delle candidate alla vittoria del campionato. Una squadra composta di gente che ha giocato in categorie ben superiori ma che ha ancora voglia di basket e si diverte anche a giocare negli amatori. Gente che ha tecnica e esperienza da vendere. Gente che applica in campo schemi e letture impensabili per altri giocatori.

Avremmo voluto tirare un po’ le orecchie a Cerfe. In una partita in cui avrebbe potuto e dovuto esaltarsi contro avversari così forti, Cerfuca chissà dove aveva la testa e ha finito per avercela con tutto e tutti e per rimediare una meritata espulsione. Tutto fa esperienza!

Avremmo voluto descrivere la partita in cui i più forti hanno dettato la loro legge e hanno stravinto. I nostri a tratti hanno cercato di contrastarli, a tratti sono rimasti un po’ troppo in ammirazione del gioco altrui.

E avremmo voluto celebrare lui, Corrado Fumagalli, probabilmente il giocatore più rappresentativo negli ultimi trent’anni del basket forlivese. Uno che ha giocato in serie A1 (quando c’era l’A1!), in coppa dei Campioni, ecc.. Uno che, quando a Fusignano negli anni 90 hanno fatto il palazzetto nuovo e ogni hanno si giocava la partita tra quelli “forti” (Jollycolombani vs Ravenna, ricordate?), era in campo ed era il più forte.

Ma proprio lui ha rovinato tutto, con quel gesto di reazione a due minuti dalla fine.

In un contesto di fair-play, sia prima che dopo, ha commesso un atto di “…grave violenza nei confronti di un altro tesserato…” (testuale, dal referto di gara). Un pugno a freddo nei confronti di Guerra. Perché? Forse ha ritenuto un atto di lesa maestà che Mirko5 difendesse aggressivo su di lui a due minuti dalla fine. Forse non gli è andata giù la palla rubata subita, con tanto di contropiede nell’azione precedente al fattaccio. Forse anche i vecchi campioni quando finiscono l’ossigeno scendono al livello dei più tristi frequentatori del campionato amatori.

Fatto sta che di tutta la partita resta solo il ricordo di questo triste gesto. Conseguenze l’immediata espulsione del giocatore forlivese e appendice alla partita al pronto soccorso per Guerra per un controllo. Un vero peccato.

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